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Nei primi tre mesi del 2022 – nonostante gli interventi del Governo – la bolletta dell’elettricità aumenterà del 55%, quella del gas del 41,8% rispetto al trimestre precedente. Tali incrementi risultano ancora più significativi se confrontati con lo scorso anno: per l’energia elettrica, il prezzo di riferimento per il cliente tipo è passato da 20,06 centesimi di euro per kWh nel primo trimestre 2021 a 46,03 centesimi di euro per kWh nel primo trimestre 2022 e, per il gas naturale, da 70,66 centesimi di euro per metro cubo a 137,32 centesimi di euro.

 

L’intervento del Governo ha permesso di annullare gli oneri generali di sistema in bolletta (un intervento che Arera chiede diventi strutturale), ridurre l’Iva sul gas al 5% e potenziare il bonus sociale alle famiglie che versano in gravi difficoltà economiche. 2,5 milioni di famiglie aventi diritto, sulla base dell’indicatore ISEE, ai bonus sociali per l’elettricità, e 1,54 milioni di nuclei familiari che fruiscono del bonus gas, non subiranno la portata di tali incrementi tariffari grazie al bonus energia di 200 euro per l’elettricità (famiglia con 3-4 componenti) e 400 euro per il gas (famiglia fino a 4 componenti, con riscaldamento a gas in zona climatica D).

Sarà inoltre possibile rateizzare le bollette energetiche emesse da gennaio ad aprile 2022, per un periodo massimo di 10 mesi e senza interessi.

I destinatari del bonus bollette o bonus sociale 2022 sono le famiglie che hanno un ISEE inferiore a 8.265 euro annui o con ISEE di 20.000 euro annui con almeno 4 figli. Il bonus spetta anche ai percettori di reddito o pensione di cittadinanza e per gli utenti in precarie condizioni di salute utilizzatori di apparecchiature elettromedicali.

 

Per le seguenti categorie di soggetti, l’agevolazione sarà riconosciuta in automatico con una riduzione delle bollette:

I nuclei che hanno un ISEE inferiore a 8.265 euro annui;
I nuclei familiari numerosi (ISEE di 20.000 euro annui con almeno 4 figli);
percettori di reddito o pensione di cittadinanza;
Per gli utenti con grave malattia e precarie condizioni di salute lo sconto spetta a prescindere dal ISEE ma è necessario presentare un’apposita domanda al Comune di residenza.

Tutti abbiamo in casa almeno un televisore che accendiamo e che spegniamo con il telecomando: ignoriamo, però, che ciò può comportare un aumento considerevole dell’importo della bolletta della luce. La tv, infatti, andrebbe sempre spenta del tutto e mai lasciata in stand by in quanto, così, continua a consumare energia.

Tenendo acceso un televisore 37 pollici per qualche ora, si consumerebbero addirittura quasi 27 euro l’anno. Una cifra molto più bassa della reale, tenendo conto del fatto che, spesso, questi apparecchi restano accesi tutto il giorno.

 

Ci sono, però, degli ulteriori accorgimenti da adottare per far sì che il vostro dispositivo risucchi una quantità minore di energia e che vi costi meno a fine anno.

In primo luogo, bisogna scegliere bene il tipo di televisore.

Un 75 pollici consumerà molto di più rispetto ad uno più piccolo. Allo stesso modo, un dispositivo con tecnologia al Led avrà un impatto minore sull’importo della bolletta. Importante, infine, è anche lo spegnimento corretto del dispositivo.

Non spegnete mai il vostro televisore con il telecomando, ma da vicino o, ove sia possibile, togliendo la spina dalla corrente. In questo modo eviterete che la modalità stand-by possa consumare silentemente una gran quantità di energia.

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